I Defibrillatori scendono in pista: perché c’è ne bisogno in Discoteca?
Il Progetto Nazionale di Diffusione dei Defibrillatori ingloba al suo interno moltissimi luoghi in cui la presenza di un Defibrillatore DAE è obbligatoria: come espresso dal Ministero della Salute, anche le discoteche rientrano in questa normativa.
Il Progetto Nazionale di diffusione dei Defibrillatori DAE ( Defibrillatori Semi Automatici Esterni ) persegue l’obiettivo di espandere su tutto il territorio nazionale la presenza capillare di questa strumentazione per contrastare tempestivamente gli arresti cardio-respiratori; una delle principali cause di morte nel XXI secolo.
Tra i luoghi in cui la presenza di Defibrillatori DAE è obbligatoria vi rientrano anche le Discoteche: luoghi che richiamano, soprattutto nei week-end, migliaia di persone di tutte l’età. Proprio le discoteche, in cui il relax e il divertimento dovrebbero fare da padroni, molto spesso diventano teatri di scontri e violenze; vuoi per l’alcool, vuoi per il poco controllo che viene esercitato, sono diverse le morti circoscritte a questi luoghi.
La presenza del Defibrillatore, opportunamente segnalato dalle relative insegne a scritte bianche su sfondo verde, acquisisce vitale importanza quando si è difronte ad un arresto cardio – circolatorio: oltre al tempismo, che diventa fondamentale nel trattamento dell’inefficienza cardiaca, il DAE è progettato per riconoscere in modo automatico la tipologia di paziente sotto trattamento, regolando l’intensità della defibrillazione; diventa dunque molto importante, soprattutto se non vi è la presenza di personale autorizzato, la presenza di un valido supporto.
TexaFoggia raccomanda il Defibrillatore Beneheart D1: progettato secondo le specifiche richieste dalla normativa ministeriale è dotato anche del sistema AED Alert: un sistema centralizzato che monitora periodicamente le condizioni dell’apparecchio stesso, consentendo anche un risparmio sui costi di manutenzione.